Il “temporary manager”: un approccio alla risoluzione delle problematiche Aziendali
Temporary Management
Negli ultimi decenni si è sviluppata in Italia ed in Europa la professione di Temporary Management: attività volta ad affrontare e a risolvere problemi aziendali complessi, urgenti e difficili svolta da società specializzate che mettono a disposizione delle aziende, per un periodo definitivo, un team di manager professionisti.
Angelo Vergani, in un suo recente articolo, ha definito in maniera estremamente pragmatica questo professionista: “si tratta di una figura ben precisa, non di un manager che per necessita, lavorando a tempo, a contratto, a progetto, viene definito temporary manager. Se così fosse oggi, con i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nelle imprese, tutti i manager sarebbero temporary, dato che praticamente sono tutti a tempo determinato, anche se sono inquadrati con contratti a tempo indeterminato”.
In altre parole: I manager assunti normalmente sono già tutti a tempo. Al giorno d’oggi infatti le figure manageriali in azienda hanno un turn-over molto alto o perché si spostano di nazione o continente o cambiano lavoro o vengono allontanati o si allontanano dalle aziende. Si tratta di un profilo professionale altamente qualificato che collabora all’interno dell’organizzazione aziendale per un periodo di tempo determinato dal progetto o dall’obiettivo da raggiungere: al temporary manager vengono perciò conferite responsabilità manageriali, adeguati poteri organizzativi e decisionali, ma esclusivamente per il tempo necessario a definire o portare a termine un progetto o un’attività.
Ma perché un’azienda dovrebbe decidere di dotarsi di un Temporary Manager anziché di un quadro o di un dirigente? I vantaggi principali di questo approccio vanno individuati nella flessibilità garantita dal rapporto di collaborazione, quando si vuole intervenire su una funzione aziendale che una volta
risollevata andrà sotto la responsabilità indiretta di un altro manager già presente in azienda, o nei casi in cui si voglia sperimentare la possibilità di internalizzare una nuova funzione in azienda senza per questo vincolarsi con l’assunzione di un manager ad hoc. In un mondo in cui le aziende richiedono una maggior flessibilità del lavoro e i professionisti si rendono conto che il contratto a tempo indeterminato ha assunto caratteristiche di maggior “temporaneità”, il Temporary Management può quindi rappresentare una soluzione reciprocamente vantaggiosa.
L’impresa che adotta questa soluzione sa esattamente quanto deve spendere e i tempi d’implementazione del progetto. Alla fine il Temporary Manager (TM) esce dall’azienda senza alcun costo imprevisto per la gestione.
Quando conviene Utilizzare il Temporary Manager
Per una PMI la figura del Temporary Manager può essere la soluzione per avviare un progetto che richiede competenze specifiche, senza dover assumere definitivamente personale “di ruolo”; il temporary manager assumerà l’incarico e verrà temporaneamente integrato in azienda con un contratto a termine dai confini ben delineati, quanto a responsabilità, monte ore lavoro, utilizzo delle attrezzature aziendali, ecc.
Quest’ultimo dettaglio è importante perché di solito il consulente è una persona che gode di una propria organizzazione imprenditoriale, con mezzi propri, contabilità personale ecc., ma soprattutto con una capacità decisionale estranea all’impresa. Il Temporary Manager può oggi configurarsi come un’azienda, ma dovrà rendere conto alla committente nei limiti del contratto di temporary management
La letteratura classifica normalmente gli interventi di TM nelle seguenti macrocategorie:
- management transitorio, in cui l’intervento è richiesto per la copertura di improvvisi e non previsti vuoti manageriali;
- gestione di progetti specifici;
- gestione di crisi aziendali vere e proprie;
- management delle competenze, ovvero necessità di introdurre in azienda, in tempi brevi e con la massima efficacia, nuovi strumenti e nuove modalità di lavoro;
- gestione del cambiamento.
Più nello specifico, un intervento di TM può essere utile nelle seguenti situazioni:
- gestire situazioni di turnaround legati a crisi tendenzialmente reversibili;
- rimettere in sesto un’azienda o una sua parte prima di procedere alla sua vendita;
- pilotare e gestire un complesso processo di cambiamento, che interessi cultura, strategia e struttura aziendale;
- avviare nuove attività, specie se all’estero (delocalizzazioni);
- gestire l’integrazione di aziende/business di recente acquisizione;
- attuare il coaching di un manager permanente;
- gestire la transizione in attesa dell’ingresso di un manager permanente;
- gestire con successo il passaggio generazionale;
- gestire un progetto mirato, ad esempio la gestione di attività di outsourcing o l’implementazione di un sistema ERP.
Come si deve sviluppare l’intervento di un Temporary Management
Esempi sono nei settori:
- chimico
- agroalimentare
- siderurgico
- auto
- componentistica
- macchinari
- abbigliamento
- grande distribuzione
Questi sono solo esempi, i campi applicativi sono molti di più.
Un modello di intervento di TM può essere configurato nel seguente modo:
- Analisi e diagnosi del problema (check-up).
- Stesura del piano operativo, discussione ed accettazione (da parte proprietà).
- Assunzione da parte del T-Manager delle responsabilità gestionali.
Il T-Manager può avere la responsabilità totale della gestione o può affiancare l’imprenditore nello svolgimento dell’attività di direzione. In ogni caso, lavora sempre in piena integrazione col management aziendale.
Nei numeri seguenti della nostra Newsletter daremo più informazioni sul TM.